domenica 22 novembre 2015

Ricordi nascosti.

 

Ricordi nascosti

Ricordi di quando bambino mi accovacciavo all'uscio di casa in campagna, in giorni di attesa e di speranza che scendessero i candidi fiocchi di neve, guardando invece un cielo plumbeo con suoni ovattati e distanti, il cadere di una fine piggerella estiva, contando i secondi tra i lampi e i tuoni, per capire la distanza che mi divideva da quel temporale.
Piccoli sogni che non rivivo più se non nel ricordo di quei momenti.
Sensazioni belle, oscurate oggi da una tecnologia che ci ha risolto altri problemi, ma che ci ha fatto perdere il gusto per le semplici cose. Come il risveglio di suoni e voci calde che mi cullavano nel loro da fare, i preparativi di un pranzo in famiglia, gli odori veri i profuni della terra, il calore di un fuoco.
Tutte sensazioni che ho anche oggi, anche oggi belle, ma in maniera diversa.
Qualcosa è cambiato e per tutti è così, ma solo perchè crescendo le cose cambiano, ci si abitua e no stupiscono più. Solo i ricordi possono risvegliarle in noi, ma non è sempre semplice evocarli. Raramente basta un profumo, a volte un suono o una canzone. Ma per lo più bisogna sforzarsi cercando dentro di se e non è facile, perchè la vita indurisce il cuore, acceca i sentimenti e rende sterili. Ma è importante, comunque scavare dentro di noi per rivivere tutto ciò, per poter ci sentire sempre umani.

@DaniloMorchio

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