mercoledì 27 febbraio 2013

buffoni e burattini - Un’Italia ingovernabile

Ci sono state le votazioni, in Italia, nulla è cambiato, un paese assurdo che resta ingovernabile
Io sinceramente me ne fotto, l'ingovernabilità è l'ultimo dei miei pensieri, da quando mi hanno allontanato nel tempo la pensione, portandomela praticamente via, per la quale continuo a pagarne un prezzo salato per non aver mai nulla in cambio, da quando il sorriso che mi illuminava il viso la mattina, è stato sostituito dal ghigno nervoso di un forzato risveglio, da quando mi hanno trasformato la terra in un inferno di schifezze fisiche e morali, da quando hanno deciso che i nostri figli non avranno mai più un futuro incerto sul lavoro , ma di sicura disoccupazione. Ebbene x me dal 2001 in poi, l'unica cosa che conta, è arrivare a fine mese e stare bene con la famiglia, il resto può solo andare a farsi FOTTERE.
Amico, ricordati il tempo del mio amico sindacalista B.M. ? Ricordi le lotte "VERE" , l'invasione dell'aeroporto di Genova, l'occupazione di Milano ? Ricordi i ceffoni dalla polizia solo xchè ero davanti alla portineria della mia ditta, per protesta ? Ricordi tutto ciò ?
E allora dimmi, ricordi la benchè più che minima volta in cui abbiamo ottenuto qualche cosa ? Dove è finita la contingenza ? Assieme ai soldi buttati negli scioperi x non farcela portare via ! Ricordi la scala mobile ? E' rimasta solo alla rinascente ! Ricordi, solo ricordi e nulla più che ricordi... Ora non combatto più, perchè nessuno lo fà col cuore. Siamo solo uno sputo di nullità, all'interno di un mare di pesci che tendono solo a divorarci, siamo rimasti in piedi si, ma con una manciata di mosche nelle mani. Non sono pessimista , sono solo un ex-Ottimista divenuto realista. Mi dispiace , ma d'ora in poi combatterò solo battaglie dirette. Battaglie che posso combattere con le mie mani, battaglie individuali, senza più appoggiandomi al falso sostegno di grandi masse di inutili compagni, corrotti e per nulla convinti di un ideale.

@DaniloMorchio

venerdì 1 febbraio 2013

C.I.A.O.

 

CIAO 

E’ buio qui dentro.

Non so perché sono qui, non ho nessun’altra sensazione, oltre ad un qualcosa che si può definire tatto, ma che non è ancora tale .
Tutto è nato dalla danza di quattro elementi chimici all’interno di un’altra esistenza, Carbonio Idrogeno Azoto ed Ossigeno, i quattro pilastri fondamentali della vita, che, come per caso “forse”, saluta mediante l’acronimo di se stessa, il nuovo miracolo che stà per compiersi .
Una danza che mescola i quattro elementi, fondendoli indissolubilmente tra loro, creando qualcosa di unico nell’universo, che sarà, oggi e per sempre, impronta irripetibile di un esistenza .
E questo insieme cresce, crea la cellula, e parte per un lungo viaggio, alla ricerca di un posto nel quale dopo una grande fatica riposa e si unisce a qualcosa di nuovo, e rincomincia a crescere, moltiplica se stessa dividendosi, e a mano a mano che si compie questo semplice algoritmo, l’informe prende forma, ma non coscienza, non ancora.
Dal piccolo semplice cerchio, si frastaglia in maniera frattale, senza fretta, nei tempi giusti, nel respiro stesso della natura, fino ad arrivare alla forma che la stessa natura ha voluto per noi.
Quante forme potremmo aver avuto, quadrati, cilindri, sfere, tetraedri, avremmo potuto avere 10 braccia e venti gambe oppure non aver nulla di tutto ciò.
Eppure siamo così, come se non avesse potuto essere in altro modo .
Ma torniamo all’esistenza in arrivo, è buio qua dentro, non mi serve nulla perché ho tutto, calore, nutrimento, a volte sensazioni che ancora non capisco, ma poche, perché ancora non provo gusto, non vedo e non sento, si forse percepisco qualcosa, a volte è piacevole a volte meno, ma non capisco ancora nulla nel senso di come capisce un essere là fuori .

Molto tempo fa erano muschi e licheni, amebe che si vagavano senza metà nè ragione, l'aria irrespirabile e creature mostruose, poi evolvendo la vita ha cambiato l'aspetto del mondo, un universo intero si è formato, un universo prima fisico, poi mentale, una cognizione di tutto che per tutti è un mondo a se, nessuno escluso, nessuno con la stessa immagine .

Ed ora un'esplosione di luce abbagliante, un pianto liberatorio, una esplosione di sensazioni pazzesche invadono tutto me stesso, nulla si può capire ma tutto si deve accettare inconsciamente, subendo nel bene e nel male l'universo che si crea si stà creando in me stesso e attorno a me, e ad un tratto eccomi qui, assieme a chi già è arrivato e a chi deve venire, a chi è stato e non è più .

Ed ha così inizio la strabiliante avventura di quello che oggi sono Io .

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