mercoledì 16 aprile 2014

Capire il passato , migliorare il futuro ?

piramide-del-capitalismo

Era il 1927, ben 21 anni prima della stesura di “1984” di George Orwell, quando Fritz Lang dirigeva il capolavoro "Metropolis" . Oggi chi lo guarda con gli occhi del secondo millennio , senza studiarne prima il significato , lo giudicherebbe una Boiata pazzesca (direbbe Fantozzi) . Ma in realtà nel suo "muto bianco & nero" (o in grigi come dice mio figlio) racchiude l'intero significato , delle intere discussioni e dei commenti socio-politici di Facebook , sulla società , sul furto di anime e denari e su ciò che siamo diventati e ci stiamo trasformando. Purtroppo , sia la nostra generazione che ancor più le successive , non riusciranno a usarne il significato profondo a loro vantaggio, e questo non è bene.

Link al film completo in versione doppiata nella musica eccezionale di Giorgio Moroder (con uno Special Guest di d'eccezzione , in un paio di brani "Freddy Mercury")

 

@DaniloMorchio

Il “Malaffare” non è solo altolocato.

 

mito_de_la_caverna

Questo lo avevo già postato il 21 settembre 2012 su Facebook , ma oggi è + attuale che mai.
 
Il malaffare non é solo politica di governo, partiti o istituzioni, il malaffare é anche qui, nelle fabbriche, dove l'amicizia porta clientelismi, dove spesso chi non fá nulla o non é capace, ma è loquace, vá avanti.
Dove chi ha stipendi alti (che siano meritati o meno), continua a guadagnare sulle spalle di chi lavora sul serio, contribuendo a tenere in piedi le cose.
Quale logica stá dietro a tutto questo ?
Perché esistono queste assurde diseguaglianze ?
Perché alcuni sono protetti in questo modo ?
Oggi è il turno della cassa integrazione, chi guadagna meno, per una logica inversa e perversa, ha il dovere di farne di più, per garantire che chi guadagna di più non perda i propri privilegi.
Ma questa è la stessa logica che fá aumentare nel mondo le differenze tra ricchi e poveri, la stessa logica per cui, nei paesi più forti, dove l’industrializzazione è più avanzata, esistono sono sempre più poveri, in contrappunto a pochissimi super-ricchi.
Una spirale, che può solo portare verso il buio economico-sociale, quel punto in cui, se i poveri non possono più acquistare i beni dei ricchi, l'economia ristagna fino a fermarsi, come un fiume in un periodo di lunga siccità.
Ma tornando a noi, si sente parlar male dello stato e del governo.
Ma quale differenza si nota tra i due sistemi, governo vs fabbrica, pubblico vs privato ?
Credete davvero di mettervi al sicuro, togliendo tempo a chi vi puó aiutare a tener duro, in favore di chi scalda da sempre le poltrone ?
Dirigenti svegliatevi ! Siete dipendenti come noi, non padroni, il vostro ruolo non è lo stesso dei vostri padroni, siete come i liberti al tempo in cui a Roma esistevano gli schiavi, a cui veniva dato un minimo agio, affinchè non si sentissero come i loro fratelli, ma sempre fratelli restavano e se gli schiavi finivano, in schiavi venivano riconvertiti.
Non crediate alle sole parole, che per quanto importanti in alcune fasi, rimangono vane in altre.
C'è bisogno di uno sforzo comune in questo momento di crisi !
Allora mettiamoci tutti in gioco, senza guardare solo al nostro tornaconto personale momentaneo.
Pensiamo al futuro, perché il passato non esiste più ed il presente è in bilico, tra il noi e il nulla.
Allora...
Distribuiamo il carico della cassa integrazione in modo equo, facciamola tutti facendone quindi tutti un pò meno. Alcune persone non fanno nulla, alcune fanno moltissimo, ma non crediate che alcuni debbano essere esentati per la loro indispensabitá, gli indispensabili esistono, forse non sul breve periodo, magari alla lunga e nelle urgenze, ma non sul singolo giorno, altrimenti quando mai potrebbero godere delle proprie ferie ?
Eppur ne godono.
So bene che questo mio, è fiato sprecato e che, come nelle giunte comunali, ognuno pensa a sè fregandosene della collettività, ma che ci piaccia o no, ne facciamo parte tutti e se oggi, ció che facciamo puó essere utile a noi stessi, se non pensiamo a tutta la comunità, prima o poi dovremo fare i conti con la realtà e forse tutto quel che avremo guadagnato con le nostre ingiustizie sarà insufficiente a salvare ció che resta e noi stessi.
 
Ciò che manca quindi, è il vecchio ma sempre attuale concetto della “Coscienza di Classe”, di cui erano già coscienti nel 600 A.C. grazie ai concetti così ben espressi da Platone, nel suo “Mito della Caverna” da cui ho preso spunto per
A questo punto chi vuole intendere intenda.
 
@DaniloMorchio

lunedì 7 aprile 2014

Una piccola Euro-Story

crollo-euro
Alcuni giorni fa, mia figlia stava studiando storia, in particolare la storia "dell'unione europea" .
Per curiosità mi son messo a leggere quanto scritto nel libro scolastico, alla fine della lettura ho capito che tutto quello che veniva descritto era assurdo, o meglio, per quanto riguarda i fatti le cose evidentemente sono andate così, ma poi, vengono date informazioni, a mio avviso molto faziose, ma soprattutto discordanti.
Come se, da una parte si volesse inculcare ai giovani e freschi cervelli dei nostri ragazzi, la forza che questa unione imprime al nostro modo di vivere, dall'altra velatamente si evidenziassero i problemi e le rotture ed in pratica l'assurda situazione nella quale ci troviamo in quanto appartenenti a questa UE.
Infatti, dapprima viene elogiato il "fatto" che far parte dell'unione, ci dovrebbe mettere al sicuro dall'aumento dell'inflazione e da tutte le problematiche che si possono subire stando disuniti, oltre all'impossibilità di venir invasi politicamente ed economicamente dagli altri stati, ma subito dopo si parla delle difficoltà di integrazione tra stati poveri e stati ricchi, culture diverse, immigrazione da parte di stati extra-europei, ma anche del costo del lavoro troppo alto e quindi dall'emigrazione delle industrie e degli imprenditori verso aree meno dove il costo del lavoro è molto più basso.
La cosa però che viene tenuta nascosta è l'assurdità dell'impossibilità di creare moneta per uno stato, cosa che delegittima di fatto l'autorità e la possibilità di migliorare l'andamento dello stato.
Infatti le poche nazioni che sono rimaste fuori dall'euro come sistema monetario pur facendo parte dell'unione, sono quelle che oggi hanno meno problemi in Europa. Si, perchè dove lo stato può creare denaro il debito non esiste, mentre per gli altri, quando si deve aumentare il denaro circolante, devono chiedere un prestito alla Banca centrale europea con tanto di interessi da restituire.
A questo punto è chiaro che i ragazzi a scuola non stanno studiando, ma vengono condizionati a ragionare pro-euro, o meglio pro-banche.
 
E questo è male !
 
@DaniloMorchio

mercoledì 2 aprile 2014

Apriamo gli occhi !!!

E’ un argomento difficile, si deve avere 3 ore a disposizione e probabilmente non darà indicazioni risolutiva.

Ma almeno capiremo il motivo della stupidità di certe ostinate scelte di voto.

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