venerdì 6 novembre 2015

Quel senso di inutilità che ci rende sterili

inutilità

Ogni giorno ci affanniamo alla disperata ricerca di qualcosa che ci faccia allontanare quel senso di vuoto che circonda l'esistenza di ognuno di noi. Cerchiamo di nasconderci ancora una volta dalla vecchia signora che pur prima o poi incrocerà i nostri passi. Illuminiamo il buio per non percepire il gelido alito del silenzio, che infinito nel tempo si perde nel breve periodo che ci viene concesso, a noi ma anche al mondo e all'esistenza stessa. Creiamo concetti, come se ciò potesse sgretolare il muro che ci divide dal nulla. Pensiamo, formuliamo ed agiamo come se avesse senso farlo, consci del banale ma avulsi dalla realtà. Affondiamo e sprofondiamo sempre più nella speranza senza guardare indietro, andando avanti solo per inerzia. Ci interessa l'oggi, ma non viviamo mai l'adesso, perché il futuro è sempre più importante, più ambito. Non siamo mai felici e nessun oggetto ci soddisfa, ma per quanto riguarda noi stessi ci accontentano di troppo poco, sforzarsi sarebbe troppo faticoso. Ma il peggio è che non vogliamo adoperarci per usare l'unica cosa che veramente potrebbe fare la differenza in questo immenso mare di assurdità, la mente. Si perché è proprio questa l'unica cosa che ha smesso di evolversi nella storia, il pensiero, la filosofia, ferma da più di duemila anni. Ma dopotutto siamo solo esseri umani e non possiamo perdere tempo.

@DaniloMorchio

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