martedì 25 febbraio 2014

E' necessaria una "Coerenza Diplomatica"

RenziGrillo

Fino ad oggi la coerenza di Beppe Grillo è stata la cosa che più ho ammirato nel M5S e anche se i suoi modi di parlare e soprattutto di fare, possono essere considerati NON proprio democratici, NON sono certo violenti come i dolci metodi governativi, con i quali uccidono un paese e tante persone povere ed oneste.

Ma devo dire però che a volte, senza doversi arrendere o scendere a compromessi, si dovrebbe essere più diplomatici, NON malleabili, ne accondiscendenti, ma neppure "MURI DI GOMMA" .

Per questo l'incontro di Grillo con Renzi mi ha lasciato con l'amaro in bocca.

Beppe poteva essere contrario con eleganza, poteva semplicemente dire "No grazie di te NON mi fido quindi la fiducia NON te la dò, ma aspetto, aspetto un breve periodo senza intralciarti, dopo di chè decido in base a ciò che sarai o vorrai essere in grado di fare, se crederti oppure combatterti".

Si questo sarebbe stato l'atteggiamento giusto, perchè se è vero che bisogna bastonare i ladri conclamati, quelli che da anni ci calpestano, è anche vero che Renzi, si sta affacciando al balcone delle massime cariche da leader diverso.

Spero che NON sia solo un atteggiamento opportunista e quindi in quanto speranza NON mi lascio trascinare ne voglio remare contro, ma aspetto un poco, tanto quanto avrei avessi voluto  facesse Grillo.

Ed ora aspetto, serenamente, fino a che NON ho le idee più chiare


@DaniloMorchio

lunedì 24 febbraio 2014

Insegnare ad imparare “la scuola è malata”

casa_malata

Scuola, è facile dire scuola, ma oggi io non vedo nella scuola l'insegnamento, vedo la specializzazione in un determinato campo, un insegnamento che termina nell'istante in  cui si propina un compito. Non mi piace per niente questo metodo, insegnanti che ti dicono quale sia la pagina da leggere ed imparare a memoria, studenti che la imprimono nella memoria senza avere la minima capacità di capire ciò che fagocitano e che in rare occasioni rivomitano velocemente .

E' tutto solo sintassi, niente semantica, viene spiegata la regola generale di grammatica, un pò di analisi logica e magari del periodo, ma nulla sulla filosofia della parola.

Nella lingua italiana esistono verbi a non finire, ma pochi vengono imparati e di quei pochi il significato rimane una blackBox senza finestre. 

Si studia la storia, a gettito, se chiedi ad un ragazzo quale sia la cronologia di un periodo, te lo sviscera tutto in pochi riassuntivi periodi, ma se lo blocchi un attimo, se gli chiedi cosa vuol dire una determinata terminologia tra quelle che ti ha espresso, niente, nulla esce dal suo capiente e pieno di nozioni meandro di sinapsi confuse.

La scuola di oggi è un errore, che non riesce ad infondere nelle coscienze, ciò che in realtà serve nella vita. 

Non servono miriadi di nozioni e regole, non almeno nelle scuole medie. 

Solo nelle scuole d'infanzie, "almeno le migliori" e le elementari sono più o meno come dovrebbero essere, ma le medie no, superano la loro funzione, bypassando il punto cardine sul quale dovrebbero basare le loro fondamenta. 

Ciò che dovrebbe essere insegnato nelle scuole medie, dovrebbe essere la capacità di imparare, di comprendere autonomamente e di sviluppare un senso di amore per la conoscenza.

Alle medie, non dovrebbero essere insegnate le materie, come se servissero a trovare un lavoro, dovrebbe essere insegnato ad imparare.

Un ragazzo, dopo la licenza media dovrebbe essere capace a capire come affrontare uno studio, cosa cercare, come sviluppare un concetto e quali siano le cose importanti o utili da apprendere.

Oggi purtroppo non è così e a quanto pare è una legge che arriva dall'alto, perchè in questa società è proprio questo che serve a chi è nell'alto della scala del potere.

Una gioventù che asservi i bisogni di un'industria malata, che acquisti più di ciò che gli serve e che non sappia mai dire Basta.

@DaniloMorchio

mercoledì 19 febbraio 2014

Noi i ragazzi di ieri

 

1960/90Ciao Piaggio           VS               iphone 2000/2020

Sono realtà troppo diverse ieri ed oggi, non sono paragonabili, di sicuro sono felice di non essere un ingranaggio di questi tempi, sono felice di essere stato una singola parte di un intero, piuttosto di ritrovarmi come i ragazzi di oggi all'interno di una standardizzazione del nulla.

Oggi conta solo essere originali, essere unici, ma essere tutti unici ed originali porta solo ad un omologazione, quel che contava per noi era il ritrovarci assieme non virtualmente ma fisicamente, confrontandoci nel bene e nel male, a volte ci facevamo male, a volte ci ferivamo anche, qualcuno si è perso nel tragitto altri sono volati via, ma ciò che conta è che oggi riusciamo ancora a ritrovarci a distanza di 30/40 anni e a riconoscerci.

I ragazzi di oggi non credo possano avere la nostra fortuna, cambiano troppo velocemente le amicizie, non durano una vita e la frenesia consumistica indotta dai media non permette loro legami troppo stretti, + ce amici devono essere antagonisti.

Preferisco il nostro mondo, il nostro spazio e soprattutto il nostro tempo.

martedì 11 febbraio 2014

Ascesso di Stato !

 

dentista

Credo in una società civile, non è quella in cui vivo...
Una società nella quale un essere umano non debba lasciare al caso ciò che è evitabile
Un posto, dove non si deve morire per la mancanza di carta o metallo
Un posto dove l'asassino di stato viene eliminato dalle decisioni per la vita altrui, oltre ad essere inquisito ed incriminato
Non voglio stare in un posto dove la vita vale meno di un'auto o di un qualsia altro oggetto
La vita di un bambino, di un anziano o anche di una formica non sono sostituibili in nessun modo, un oggetto qualsiasi lo è...
... e allora basta con questa strage di stato continua, nascosta dietro a banalità e ipocrisie.
Oggi siamo in guerra, una guerra tra chi non riesce a guadagnarsi il pasto quotidino e chi invece, pur non avendo fame lo ruba a chi fame ce l'ha.
Queste poche mie parole hanno avuto spunto da questa maledetta notizia

Non può permettersi il dentista: diciottenne uccisa da ascesso non curato

martedì 4 febbraio 2014

Colorare la vita

StatoDanimo2

Stati d'animo o Sentimenti, chi è più facile da provare, ma sopra tutto ricordare, rivivere ?

I sentimenti sono forti, ma occupano principalmente la coscienza ed in particolare il pensiero, le sensazioni sono immagini mentali anch'esse, ma comprendono un più vasto compendio di esperienze.

Rivivere un sentimento come la paura, l'amore, l'odio o la collera è abbastanza semplice da rivivere, basta ricordare il presente per evocarlo e provarlo estraendone dal passato alcuni stralci.

Gli stati d'animo sono molto più complessi, prendono vita solo mediante uno sforzo collettivo dell'insieme di emozioni, sensazioni, immagini, suoni e colori, odori e brividi sulla pelle, sia dentro che fuori noi stessi, e poi gli ambienti , il vento il sole, quella nuvol che mai più si formerà. Tutto ciò nel mix giusto forma quel particolare stato.

Ogniuno di questi pezzi vive con gli altri nel limbo dei nostri ricordi più profondi per formare lo stato.

E ogniuno di questi stati è mischiato con miliardi di altri stati, isolarli e coglierne quello in particolare, per quel determinato momento del tempo e nello spazio è un pò come pescare in un lago, il lago dei ricordi.

Non ho dubbi gli stati d'animo sono molto più difficili da rivivere dei sentimenti e forse i sentimenti ne sono solo un sottoinsieme.

Sò solo una cosa, chi riesce a rievocarli in maniera forte e stabile, è in grado di usarli nei momenti bui della, vita per colorarla e renderla degna di quell'importante bellezza che ci aiuta a viverla.

@DaniloMorchio


Prima pagina - Google News